Uno è un prete mancato, l’altro un macellaio mancato, o comunque un prete che ha fatto carriera in modo inspiegabile. I passaggi più interessanti di quello che è andato in scena ieri da Fazio non rigurdano la solita melassa sui migranti e l’ambiente cui il conduttore ha provato a trascinare il Papa, tra frasi già dette, buonismo spicciolo e umanitarismo a buon mercato. Insomma, il pontefice che si occupa di Che Tempo che fa anziché dell’Eterno che è…
Ma i momenti più interessanti sono quelli in cui Francesco ha parlato della sua vera vocazione da bambino, fare il macellaio, perché gli sembrava che, facendo quel mestiere, si potessero guadagnare tanti soldi. Siamo dispiaciuti che il Papa non abbia intrapreso quella strada: avrebbe fatto meglio a occuparsi di carne (da vendere) che di anime (da salvare).
Ma, al di là di questo, colpisce che un Papa chiamato non a caso Francesco, che vanta un rapporto speciale con l’ambiente, la natura e le creature che la popolano, in realtà volesse fare il venditore di carne, magari di bestie pasciute in allevamenti intensivi. Ed è ancora più incredibile (e usiamo questa parola non a caso visto che parliamo di uno che si occupa per mestiere di credere e far credere) che un Papa pauperista, nemico giurato del denaro, del suo accumulo e del suo utilizzo smodato, e che lo considera sterco del demonio, in realtà da ragazzo avesse un forte desiderio di arricchirsi, e vedesse nei soldi l’incarnazione della felicità. “Soldi, soldi”, come cantava qualche tempo fa Mahmood.
Il Papa migliore invece ieri lo abbiamo visto nella sua dimensione più tenera e intima, quando ha paragonato l’atto di pregare al gesto di un bimbo che chiede aiuto e protezione al suo papà e il farsi domande di un credente ai continui “perché”, spesso senza risposta, pronunciati da un fanciullo. Ecco, in quel frangente Francesco ha veramente indossato le vesti di Padre, di Santo Padre, lo abbiamo sentito riflesso terreno di Dio Padre e perciò lo abbiamo visto vicino a noi e non solo figurina arruolata da Fazio nella sua collezione di Grandi Ospiti.